DOMAINE LEJEUNE
Il Domaine Lejeune è una storica cantina di Borgogna, della zona di Pommard, che conduce i 9 ettari della tenuta secondo principi di agricoltura biodinamica. Viticoltura attenta ed interventi minimi ed accurati sono i punti chiave della produzione di Lejeune, che da vita a vini eccellenti, pure interpretazioni del territorio di Pommard.
MoreIl Domaine Lejeune è un'azienda storica di vini di Borgogna, precisamente nella zona di Pommard e, come la maggior parte dei vignaioli borgognoni, anche Lejeune predilige la produzione di vini naturali a coltivazione biodinamica per la massima esaltazione ed espressione delle proprietà organolettiche del terroir di appartenenza.
La famiglia Lejeune acquistò il domaine, situato nella piazza centrale di Pommard, nel 1850, oggi è la sesta generazione di lavoratori a conduzione della cantina e di un terroir che comprende 9 ettari quasi tutti facenti parte della denominazione Pommard, tre per i Bourgogne Rouge e Blanc, uno per i Pommard Village e quattro per i Pommard 1er Cru, e l'ultimo nella denominazione Côte de Beaune.
La coltivazione in vigna è vocata alla biodinamica e finalizzata alla produzione di vino naturale: si utilizzano solo zolfo e rame, niente prodotti chimici e in cantina lieviti indigeni e uso limitato di solforosa, come indicato nei disciplinari dei vini naturali, biologici e biodinamici, anche se manca ancora la certificazione.
La vendemmia viene ritardata per ottenere dei raspi più maturi ed evitare noti vegetali, visto che lavora sempre in vendemmia intera e con macerazione carbonica con la tecnica del pied de cuve (per un terzo della botte, facendo stare i due terzi nella carbonica che si sviluppa, realizzando così una sorta di fermentazione intracellulare).
Secondo Aubert Lefas, l'attuale proprietario del Domaine Lejeune, questo metodo aiuta a sprigionare nei suoi vini una maggiore complessità aromatica. Pian piano si pressa il resto mantenendo in questo modo la temperatura sotto controllo, la fermentazione si completa in circa due settimane. I vini ottenuti da questo metodo hanno una componente acida meno sviluppata, con una fermentazione malolattica naturale che avviene al passaggio del vino in barrique.
Secondo Aubert "la qualità di un vino dipende per un terzo dal terreno, un terzo dal clima e un terzo dall’uomo, ma se nelle grandi annate fa tutto il clima, purché il terreno sia all’altezza, è nelle piccole che il vigneron deve provvedere a fare il meglio possibile”.
Ci troviamo davanti senza dubbio ad un'eccellente interpretazione del territorio di Pommard, un fantastico produttore che mantiene alto il livello dei vini di Borgogna.
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